Archive for marzo, 2020

Alla scoperta del nostro armadio

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In questi lunghi giorni d’isolamento ho capito quanti risvolti interessanti e inaspettati possano avere le nostre case. Sono una fonte infinita di curiose scoperte e di emozioni.
Basti pensare solamente all’avventura del riordino del nostro armadio. Questi sono i giorni perfetti per iniziare a fare questo lavoro che sicuramente non troviamo mai tempo di fare.
Magari facciamo velocemente il cambio di stagione ma solo quello. Invece potremmo dedicare una giornata al vero riordino radicale.
Prepariamoci psicologicamente perché dai nostri armadi escono ricordi, abiti che hanno segnato dei momenti particolari, abiti che sono stati testimoni di periodi delle nostre vite.
Vi suggerirei di svuotarlo completamente e di mettere tutto sul letto, in questo modo rimettendo dentro un pezzo per volta, sarà tutto più chiaro.
Se un cappotto un po’ tristanzuolo non lo mettiamo più già da almeno tre anni, anche perché quando lo riproviamo lo togliamo immediatamente, vuole dire che è giunta l’ora di eliminarlo.
È molto meglio conservare dei veri capi vintage anni 60’- 70’, con il loro fascino unico, che conservare capi anonimi che non ci comunicano più nulla.
Quindi riappendiamo nell’armadio i cappotti nuovi e semi nuovi, i cappotti vintage, i cappotti e i giacconi di colori decisi, anche pazzi e psichedelici, meglio ancora.  Verrà sempre il momento d’indossarli e ci divertiranno sempre.
Le pellicce ecologiche portano via tantissimo spazio ma sono sempre così belle, anche negli anni, che io ho deciso di collezionarle e non ne scarto mai nessuna.
Il capo d’abbigliamento che, secondo me, segna di più il tempo sono i pantaloni. Sicuramente ne avrete trovati una miriade sul vostro letto in attesa di essere esaminati. Siate senza scrupolo, eliminate quelli datati e tenete solo quelli più recenti. Anche se il modello che avete scartato dovesse tornare di moda, non sarà mai quello. Il pantalone antico e fuori moda non perdona.
Gli abiti da sera sono un capitolo a parte. Non riesco ad immaginare un abito da sera che possa essere scartato. Abiti da sera in chiffon, con perline o in altri tessuti delicati vanno rigorosamente tenuti tutti, rinfrescati ogni anno anche se non sono stati messi perché così i tessuti si conservano più a lungo, e custoditi uno ad uno sotto a delle buste copriabito, meglio se in tessuto o in fibra traspirante.
Come ultimo suggerimento posso dirvi di completare il riordino del vostro bellissimo guardaroba appendendo già dei completi pronti per essere indossati. È di una comodità assoluta dedicare un anta dell’armadio a pezzi già perfettamente assemblati. Apriamo e già troviamo i nostri pantaloni neri a palazzo e a vita alta con la camicina di seta a fantasia e un mini giacchino di broccato in tonalità. Appendiamo anche alla gruccia della giacca, mai di metallo perché rovina le spalle, la collana adatta al nostro completo. In questo modo sarà un attimo vestirci e con la sicurezza di essere sempre meravigliosamente eleganti.


Soffio di primavera

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Primi giorni di primavera e già nell’aria spira un’aria profumata di fiori e di ricordi.
Curiosamente, durante il mio lavoro di stilista, ho conosciuto una persona che ad ogni cambio di stagione pensava a quale tendenza ispirarsi. Come se ad ogni inverno o primavera scegliessimo un travestimento…
Non credo che questo sia l’approccio giusto. A questo punto della nostra vita di donne adulte avremmo già avuto modo di acquisire uno stile personale, nato e cresciuto nel tempo insieme a noi. Maturato con il divenire della nostra vita, modulato sulle nostre esigenze e ispirato dai nostri creatori e creatrici preferiti. Forse a volte ci sembrerà di non avere uno stile personale, ci sembrerà di non avere per niente “ uno stile” e spesso mi sento chiedere un aiuto per arrivare a raggiungerlo. Nella maggioranza dei casi non è assolutamente vero. Spesso nascosto tra le pieghe di colori anonimi e di poca autostima si cela quello stile che ci differenzia. Basta solo farlo uscire allo scoperto, senza modificarne i connotati ma solo rafforzandoli e facendoli uscire alla luce del sole più decisi e meno sopiti di prima.
Mantenere costante nel tempo qualcosa di noi che ci identifichi è come fermare il tempo e lasciare impressa nella memoria di chi ci conosce un punto fermo di riconoscimento.
Cambiando molto spesso la nostra immagine, come la smania di cambiare spesso pettinatura e colore di capelli, si crea un disordine visivo, destabilizzante nei nostri confronti e rischioso di farci dimostrare più anni di quelli che, in realtà, abbiamo.
Molto più saggio fare delle piccole modifiche ma non  più di tanto.
È un piccolo segreto per invecchiare più lentamente.
Anche il cambio di stagione non deve essere troppo dirompente. Il passaggio dall’inverno alla primavera nel nostro guardaroba è auspicabile che avvenga morbidamente. Non avrebbe senso fare delle scelte di stile diametralmente opposte da una stagione all’altra. Quindi, dolcemente seguiremo il clima e ci lasceremo trasportare dalla profumata aria di primavera. Incominceremo a lasciare a casa i cappotti pesanti e i piumini a favore del capo più bello della primavera: lo spolverino.
Lo spolverino di primavera è una scelta indispensabile.
S’inizia a portarlo verso marzo con un peso medio, meglio sceglierlo lungo sotto il polpaccio, in modo che quando lo indosseremo aperto la lunghezza svolazzerà intorno ai nostri passi. Questa sarà la nostra elegante danza di primavera.
Potremmo acquistarlo sia nero, di grande fascino sopra a dei completi colorati e a fantasia. Oppure in un unico stupendo colore, come un blu Iris o un fragola o magari un giallo girasole.
Il nostro spolverino lo porteremo tantissimo sopra a qualsiasi cosa, a tutti i tipi di pantaloni e a tutti gli abiti o gonne che decideremo indossare.
Non preoccupiamoci più delle diverse lunghezze, anzi se dovesse spuntare un abito più lungo sotto il nostro spolverino, cosa un tempo impensabile, sarà un piccolo tocco di classe e di personalità.
Lo potremo completare con delle spille vintage quando lo accosteremo a un abito lungo, ispirandoci allo stile Downton Abbey oppure con una spilla modernissima insieme a un jeans e una camicia. Potremmo annodare al collo un foulard in seta stampata e una grande borsa a mano colorata.
Imbattibile la bellezza di uno spolverino nero lungo con una grande borsa arancio.
Più avanti, verso maggio, lo sostituiremo con uno spolverino di seta, leggero e impalpabile, come una lunga camicia. Lo indosseremo metaforicamente come un mantello, aereo e destrutturato, che ci trasporterà verso l’estate con un elegante volo

 

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