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Tempi di false occasioni

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In tempo di saldi nasce ancora più spontanea la riflessione di quanto non abbia senso riempirsi gli armadi di cose acquistate a pochissimo prezzo, ma anche logicamente di pessima qualità.

Purtroppo tutto questo dilagare di grandi magazzini che propongono solo abiti a costi minimi, ha dirottato e deviato il pensare comune. Ora è diventato un vanto essersi accaparrate un cappotto a poche decine di euro, perdendo completamente di vista i principi base.

Primo tra tutti è la consapevolezza di come un nostro acquisto ci renda inevitabilmente complici nell’alimentare l’assenza assoluta di sostenibilità del capo che abbiamo appena appeso nel nostro armadio. Per avere questo costo il nostro cappotto è stato prodotto in paesi dove chi lavora è sfruttato, pagato pochissimo e non ha nessuna tutela  d’orario, di condizione igieniche e di limite di età. Tutto questo fa rabbrividire. Per non parlare della pessima qualità del prodotto che abbiamo acquistato, logoro dopo un paio di lavaggi. Ma non solo. Tutto questo enorme scarto mondiale di abiti produce un terribile inquinamento che sta soffocando il pianeta.

L’abbaglio del basso costo è un grande inganno che ha, nel tempo, cambiato la mentalità delle persone. Io penso sia giusto fare un passo indietro e ricominciare ad apprezzare il capo sartoriale, di buon tessuto e di bella fattura, con il giusto prezzo che merita di avere. Preferire pochi pezzi nuovi per stagione, piuttosto  che centinaia di cose inutili, destinate inesorabilmente ad essere buttate. E, non ultimo, senza trovarci in giro per Milano con stuoli di ragazze con la stessa gonna!

I saldi quindi hanno senso quando investiamo su prodotti di ottima qualità. Allora avremo davvero fatto un buon affare. Potremmo rivolgere lo sguardo verso qualcosa che vada bene anche in primavera, come un giacchino, una camicia di seta o un pullover non troppo pesante.

Per i capi molto invernali come cappotti e piumini, vi suggerirei di soprassedere. Molto meglio acquistare questi abiti più importante a ottobre, quando ci saranno gli ultimi modelli usciti per la nuova stagione. Non saranno mai come quelli dell’anno passato, soprattutto nei colori e nelle lunghezze. Basta un dettaglio diverso per fare una grande differenza. È molto interessante invece ogni tanto uscire con i nostri vecchi cappotti e spolverini degli anni passati. Se acquistiamo bene ci ritroveremo, nel tempo, un fantastico e divertente guardaroba vintage da mischiare ai nuovi acquisti.

Talvolta le nostre mamme avevano nel loro guardaroba dei capi d’abbigliamento fatti confezionare dalla sarta. Cercate quello che una volta veniva chiamato il “soprabito “. Solitamente era scivolato, in bellissimi colori, e spesso in shantung di seta. Ancora oggi è un pezzo stupendo e più ha un connotato un po’ retrò e più raggiungerete il risultato perfetto. Con piccoli cambiamenti e un po’ di fantasia come aggiungere una cintura oppure cambiare i bottoni, ci ritroveremo dei pezzi unici e preziosissimi.