Non esco senza caftano
Negli anni ’60 fu la leggendaria esperta di moda Diana Vreeland , direttrice di Vogue America, ad importare negli Stati Uniti il caftano, dopo un suo viaggio in Marocco.
Da allora pagine e pagine di Vogue furono dedicate al caftano, rivisitato poi dai più importanti stilisti, primo tra tutti Yves Saint Laurent. Famosissimo fu il caftano, disegnato da Mila Schon, indossato da Marella Agnelli nel 1966 al celebre ” White and Black Ball” festa evento che Truman Capote diede a New York. Oggi quel caftano è stato donato al Metropolitan Museum di New York.
Quindi un capo di grande stile del quale, soprattutto quest’estate, non si può farne a meno.
Le proposte sono tante e tutte di valore, Penso che ognuna di noi debba affidarsi al proprio istinto, perchè niente più di un caftano è un capo istintivo e d’amore immediato, e scegliere il suo. Corto da portare con i pantaloni, ad abito in chiffon per la città, di seta con bordi di passamaneria per una sera, lungo fino a terra per il mare e mille altre versioni per giocare con la fantasia, senza cancellare quel sapore di Oriente che si porta magicamente, sempre, con sè.
Con un jeans bianco o un pantalone ampio
Anche in città
Anche per una sera
Anche come copricostume al mare